L'idea
L’idea
Filo.vero è una bimba che cuce i vestiti per le sue bambole insieme alla nonna.
Filo.vero è la coccola di una mamma.
Filo.vero è la macchia di gelato sulla maglietta.
Filo.vero è la meraviglia di una nuova scoperta.
Filo.vero sono i giochi sparsi sul tappeto.
Filo.vero è un filo aggrovigliato.
Filo.vero è colore, allegria, commozione, stupore.
IL PRODOTTO
Filo.vero nasce nel 2010 come brand di accessori baby.
Tutti i prodotti sono pensati da una mamma per i suoi bimbi, ponendo quindi particolare attenzione alla durata nel tempo, alla praticità di utilizzo, alla sicurezza dei materiali e al comfort. Anche i modelli più semplici sono infatti studiati per essere estremamente confortevoli per i vostri bimbi, con possibilità di adattarsi alle varie taglie e corporature: ogni bimbo è unico e speciale e noi cerchiamo di tenerne conto!
La possibilità di personalizzare il prodotto è da sempre uno dei punti distintivi di filo.vero: infinite possibilità di mixare modelli e tessuti e di avere prodotti unici.
è riposta estrema cura nel disegno, nel taglio e nei dettagli di confezione, nei quali si può vedere tutta la passione artigianale.
La scelta dei materiali e il continuo rinnovarsi delle collezioni di tessuti sono da sempre uno dei segni distintivi di filo.vero.
Filo.vero è continua ricerca, in tutto il mondo, di tessuti naturali e resistenti, di elevata qualità e con pattern originali e ricercati.
I tessuti sono i grandi protagonisti delle collezioni filo.vero. Nelle collezioni filo.vero potete trovare infatti tessuti italiani, con alcuni cotoni d'eccellenza pensati per la camiceria e l'abbigliamento, tessuti americani, giapponesi, francesi, nord europei.
La ricerca è continua e da alcune collaborazioni con grafici e designer nascono anche tessuti con pattern originali disegnati apposta per collezioni ad edizione limitata.
Gli accessori in metallo o materiale plastico sono sempre scelti in modo che siano certificati per l'utilizzo con i bebè, privi di piombo e nichel o altri materiali potenzialmente nocivi.
